ECOAMBIENTE PER LA GIORNATA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

spreco ciboOgni anno, nella sola provincia di Rovigo, Ecoambiente raccoglie circa 20 mila tonnellate di solo rifiuto umido organico costituito da scarti di cibo. In media, si tratta di 75 kg per ciascun abitante all’anno. Un paio di etti al giorno. Secondo le stime dell’azienda che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti nel Polesine, il dato non sarebbe completo, perché una certa quantità di scarti di cibo viene ancora conferita scorrettamente nel secco non riciclabile.

I numeri prodotti sono divulgati in concomitanza con la seconda “Giornata nazionale contro lo spreco alimentare” cui Ecoambiente aderisce promuovendo “buone pratiche” per produrre meno rifiuti e per differenziare sempre meglio, come: controllare bene la data di scadenza prima di ogni acquisto, scegliere le confezioni più adatte alle esigenze, preparare i pasti dosando bene le porzioni, riutilizzare gli avanzi in nuove ricette. Quando invece il cibo deve necessariamente essere scartato, allora è opportuno ridurre al minimo l’impatto ambientale: differenziando bene e gettando gli scarti di cibo nell’umido e, se si ha la possibilità, praticando il compostaggio domestico. Sul tema del cibo e sulle buone pratiche di riutilizzo degli scarti e di differenziazione Ecoambiente ha costruito il fil rouge dei 12 mesi del suo calendario 2015, in distribuzione a tutte le utenze della provincia e che ha ottenuto il prestigioso patrocinio dall’Expo di Milano. Sulle pagine di ogni mese è presentato un cibo con il rifiuto correlato, di scarto e di imballaggio, che può diventare una risorsa preziosa in termini di energia risparmiata, di ambiente salvaguardato, di costi risparmiati. 

Secondo l’azienda, infatti, le buone pratiche di ecologia domestica, proprio come la gestione consapevole dei rifiuti sono strumenti potenti che ogni cittadino possiede per risparmiare, ma anche per esercitare il diritto-dovere di tutelare il pianeta.

Questi i suggerimenti di Ecoambiente alla cittadinanza contro lo spreco alimentare e una migliore gestione dei rifiuti organici:

  • Controlla la scadenza del cibo confezionato: quando fai la spesa, acquista prodotti con una scadenza lontana, mentre quando apri frigorifero o dispensa, cerca di consumare prima i prodotti con scadenza più vicina; tantissimi cibi non consumati entro le scadenze consigliate diventano rifiuti imprevisti e quindi un doppio costo, quello di acquisto inutile e di smaltimento finale;
  • Quando fai la spesa, scegli le confezioni giuste per le tue esigenze: una volta aperte, le confezioni spesso lasciano deperire il cibo non consumato in poco tempo.
  • Quando prepari i pasti, dosa bene le porzioni: non è vero che è sempre meglio abbondare! Cibo in eccesso è sempre più sinonimo di scarsa ricercatezza, come insegnano chef di grido e nouvelle cousine.
  • Con gli avanzi del cibo, adotta le migliori tecniche di recupero: nel surgelatore e sottovuoto, per una lunga conservazione, o con tante ricette di riutilizzo; la cucina tradizionale, ma anche molte ricette moderne, non buttano via nulla, con ottimi risultati gastronomici.

In ogni caso, quando il cibo dev’essere proprio scartato, in fase di preparazione o dopo il consumo, riduciamo almeno l’impatto ambientale del rifiuto umido organico, con:

  • la raccolta differenziata: senza gettare umido nel secco non riciclabile, così come senza inquinarlo con rifiuti estranei non compostabili e biodegradabili; il rifiuto umido viene compostato in impianti industriali per divenire ammendante naturale, utilizzato in agricoltura e florovivaismo, con un netto risparmio rispetto allo smaltimento in discarica;
  • il compostaggio domestico: se ne hai la possibilità, si tratta di una pratica ecosostenibile che permette di autoprodurre, con gli scarti di cucina e di orto o giardino, dell’utilissimo terriccio fertilizzante; molti comuni agevolano anche la bolletta rifiuti per chi aderisce;

Per una corretta raccolta dell’umido organico vedi le indicazioni sul calendario, sulla APP di Ecoambiente o sul sito di Ecoambiente alla sezione “raccolta differenziata” o ancora contattando il call center al numero verde 800 186 622.

Per ulteriori informazioni sulle iniziative di prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti vedi il sito di Ecoambiente www.ecoambienterovigo.it alla sezione “15 consigli di ecologia domestica”.